Sorrento - Spettacoli - Teatro

Uno spettacolo d'autore a Sorrento

Continua Summer Time la rassegna sorrentina di eventi organizzata dalla Fondazione Sorrento e dal Comune di Sorrento per l’estate 2020 Villa Fiorentino.

Il 18 agosto alle ore 21.00 Gea Martire, l’attrice di Torre Annunziata scelta da registi come Carlo Verdone, Ettore Scola, Mario Monicelli e Dino Risi inaugurerà la rassegna presentata dall’Associazione ProCulTur che è attiva per la Promozione della Cultura e del Turismo.

L'attrice Gea Martire

La trama di "Sottosopra"

Il reading “Sottosopra”  è uno spettacolo liberamente tratto dalla commedia “Dicerie sui Santi e altri malumori” di Davide Morganti, con le musiche di Valerio Virzo al sax live.

“Il mondo sottosopra….”, “Questa è la fine del mondo…”: espressioni che si usano spesso e che di certo, negli ultimi mesi, si sono sprecate. Un ribaltamento che giunge alle estreme conseguenze: l’universo intero si capovolge e i santi, dal cielo, si ritrovano sulla terra mentre gli umani restano ancorati alla terra e disdegnano il Paradiso.

Nell’atterraggio i santi si dirigono tutti verso Napoli, curiosi di verificare se effettivamente quella, come dicono canzoni e poesie, sia davvero la città che più s’avvicina al Paradiso.

Il ribaltamento non è accidentale ma da loro voluto. I santi, si sa, con a capo il Padreterno, possono questo e altro: hanno deciso di vestire i panni umani di benefattori, operare alla base, dialogare vis à vis, per indurre gli umani a ragionare, per far capire che “arraffare” non è la cosa migliore da fare nella vita.

Ma…ma accade qualcosa di impensabile! Una volta toccata terra i santi si umanizzano e…

Cosa accadrà in questo periodo di rivoluzione planetaria datato marzo 2020 ce lo racconta Antonietta Formisano, donna del popolo, che, attraverso la propria esperienza e quella delle sue amiche e commarelle, riesce a riportare un
quadro perfetto delle assurdità verificatesi e a cui si stenterebbe a credere se non esistesse un così preziosodocumento.

Il reading, dal carattere fortemente teatrale, si serve di un comprensibile napoletano, come comprensibile è la scelta di questa lingua: la parola si fa musica e sfida la musica, rigorosamente dal vivo, a farsi parola.