La Basilica di San Michele rappresenta il nucleo intorno al quale, nel corso dei secoli, si è sviluppato l’antico casale di Carotto.

È certamente tra le chiese più belle ed eleganti della Penisola Sorrentina e, a più ampio raggio, dell’intera diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia.

Una chiesa da vedere assolutamente, se si è in visita a Piano di Sorrento!

Campanile - Basilica di San Michele - Piano di Sorrento
Il campanile della Basilica di San Michele

Basilica di San Michele: Storia

In origine, l’edificio era di dimensioni più modeste rispetto a quelle attuali ed era attiguo ad altre due chiese edificate successivamente: Santa Maria della Neve e, alle spalle, Santa Maria di Monserrato, oggi rispettivamente intitolate a S. Maria della Misericordia e SS. Annunziata (quest’ultima è sede dell’omonima Arciconfraternita che organizza la Processione Bianca del Giovedì Santo).

Edificata su una preesistente costruzione pagana di incerta intitolazione, nel IX sec., la Basilica di San Michele è frutto di una lunga storia fatta di riedificazioni, ampliamenti, interventi di abbellimento e adeguamenti stilistici. Un sostanziale abbellimento è stato realizzato in occasione del Giubileo del 2000 con la sostituzione del vecchio portale ligneo della navata centrale, con una maestosa porta bronzea, seguito poi con l’apposizione delle due porte laterali, anch’esse in bronzo, nel 2002.

Basilica di San Michele: Dettagli

Elevata a Basilica Pontificia nel 1914 da Papa Benedetto XV, la Basilica di San Michele si presenta all’esterno con una facciata barocca e un portale cinquecentesco in piperno sul quale campeggia un affresco raffigurante San Michele che scaccia Satana.

L’interno, invece, si articola in pianta a croce latina divisa in navate ed è dotato di un maestoso cassettonato ligneo, finemente decorato, entro cui sono inserite sette tele (di incerta attribuzione fra i pittori Paolo de Matteis e Francesco Solimena) che narrano il culto micaelico. Due di queste tele, però, recano la firma “R. De Crescenzo”.

Il soffitto, restaurato nel 2010 insieme al suo cassettonato, termina nel transetto con la finta cupola dipinta da Francesco Saraceni nel 1729, raffigurante San Michele in un meraviglioso gioco di prospettive e finte colonne. L’intera struttura della Basilica presenta numerosi stucchi e fini decori, puttini, opere marmoree e altre opere d’arte in genere.

L’odierna pavimentazione in marmi bianchi e neri di fine Ottocento sostituì la seicentesca pavimentazione in riggiole. Di notevole pregio è indubbiamente il settecentesco presbiterio, il quale è dotato, sia di altare maggiore realizzato in marmi policromi, che di una finissima balaustra di marmi intarsiati e traforati, opera dello scultore Giovan Battista Antonini, esponente di rilievo dello stile rococò meridionale.

Sulla balaustra, inoltre, poggiano quattro angeli di marmo bianco di Carrara che recano candele, riconducibili alla scuola di Gian Lorenzo Bernini.

Finta cupola - Basilica di San Michele - Piano di Sorrento
Finta cupola dipinta da Francesco Saraceni nel 1729

Basilica di San Michele: Opere

Nell’area absidale possiamo ammirare due grandi affreschi (posti alle pareti laterali) firmati da Achille Jovine, raffiguranti uno la Strage dell’esercito di Sennacherib e l’altro San Michele contro Lucifero.

Sulla parte alta, poi, è conservata la settecentesca statua in legno di gelso raffigurante l’Arcangelo Michele (si racconta che l’albero tagliato provenisse da un giardino di Via Gottola, nel centro storico).

L’effige, laminata in oro e argento, è opera dello scultore Giuseppe Maresca ed è stata oggetto di un accurato restauro, nel 2015, il quale ha riportato alla luce l’aspetto cromatico e decorativo originario della statua.

Altare Basilica di San Michele - Piano di Sorrento
Altare con i due affreschi laterali di Achille Jovine

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