Se sei appassionato di minerali, fossili e storia della vita sulla terra, non puoi perderti una
visita al Museo Mineralogico Campano di Vico Equense.

Questo, infatti, ospita una delle più ricche e varie collezioni di minerali di tutto il mondo, tra cui alcuni provenienti dal Vesuvio e dal Monte Somma.

Non solo: il museo conserva inoltre numerosi fossili, tra cui rettili del Permiano, uova di dinosauro e il famosoCiro”, il primo dinosauro scoperto in Italia a Pietraroja, nel beneventano.

cosa vedere a Vico Equense

Un po' di storia

Il museo è stato fondato nel 1992 grazie alla Fondazione Discepolo, che ha donato al comune
di Vico Equense la collezione privata dell’ingegnere Pasquale Discepolo, frutto di oltre 50 anni di ricerche e viaggi in tutto il mondo.

Situato nel cuore del centro storico di Vico Equense, il museo ha trovato sede in un affascinante ex convento del XVII secolo. La struttura è suddivisa in sei sezioni tematiche per garantire una visita completa e approfondita:

  1. Sezione Mineralogica
  2. Sezione Paleontologica
  3. Sezione Gemmologica
  4. Sezione Antropologica
  5. Sezione Grafene
  6. Sezione Malacologica

Ogni sezione offre una prospettiva unica sulla sua area di interesse, fornendo un’esperienza educativa e coinvolgente per gli appassionati di minerali, fossili, gemme, antropologia, grafene e conchiglie.

 

Testimonianze in Penisola Sorrentina

Il Museo Mineralogico di Vico Equense, non è solo una vetrina di minerali e fossili provenienti da varie parti del mondo, ma anche una testimonianza della storia geologica e biologica della penisola sorrentina.

Nel corso degli anni, il museo ha raccolto una vasta collezione di fossili, inclusi 9 esemplari di pesci fossili appartenenti alla classe degli Actinopterygii, scoperti nella zona di Capo d’Orlando, a Vico Equense, durante gli inizi dell’Ottocento. Tra le specie ritrovate, la più comune è lo Stemmatodus Rhombus, un antico antenato del sarago.

Tra le preziose donazioni al museo, figura un esemplare originale di Stemmatodus Rhombus, offerto dalla rinomata divulgatrice culturale Alda Guida.

Un’altra testimonianza significativa della storia geologica della costa sono le antiche scogliere tropicali, autentiche barriere coralline formate da organismi marini come coralli, spugne e rudiste. Queste scogliere si sono formate quando la penisola era completamente sommersa da un mare tropicale. Oggi, grazie all’innalzamento della catena dei Monti Lattari, è possibile ammirare queste antiche rocce marine, anche nei dintorni dell’attuale Villa Giusso ad Astapiana di Arola.

Previous slide
Next slide

Le Sezioni del Museo

Nella sezione mineralogica si possono ammirare circa 3.500 minerali classificati secondo le classi mineralogiche ideate dallo scienziato Hugo Strunz.

Tra i pezzi più preziosi ci sono i minerali provenienti dal Monte Somma e dal Vesuvio, alcuni dei quali diventano fluorescenti alla luce ultravioletta; e poi meteoriti di varia composizione, tra cui una caduta nel 2600 a.C. ad Odessa, in Texas, e una tugtupite della Groenlandia.

Nella sezione paleontologica, invece, si può scoprire la storia della vita sulla Terra attraverso i fossili di animali e piante che hanno popolato il nostro pianeta in epoche remote.

E’ possibile vedere le uova di dinosauro, i rettili del Permiano come il Notosauro e il Mesosauro, prova della teoria della deriva dei continenti.

E’ inoltre possibile ammirare “Ciro“, il piccolo dinosauro, rinvenuto a Benevento e riconosciuto come uno dei più importanti fossili nella storia della paleontologia, per il perfetto stato di conservazione degli organi interni.

La sezione di gemmologia, invece, ospita oltre cinquecento pietre dure, come onice, quarzo, diaspro, tormalina, agata, che mostrano la bellezza e la varietà delle forme cristalline dei minerali.

Questa sezione è stata realizzata grazie alla donazione degli architetti Ezio De Felice e Eirene Sbriziolo.

Previous slide
Next slide

Nella sezione antropologica si può conoscere l’evoluzione dell’uomo e delle sue attività attraverso gli utensili di pietra fabbricati dai nostri antenati nel Paleolitico e nel Neolitico.

Questa sezione è stata arricchita dalla generosità del Dr. Angelo Pesce, che ha donato numerosi esemplari provenienti dalla Libia ed altre località del Nord Africa.

Previous slide
Next slide

Nella sezione malacologica, si può ammirare una collezione di conchiglie provenienti dall’Oceano Pacifico e da altri lontani mari, donate al museo dal collezionista Antonino Casola, nel 2014.

Ci sono 150 esemplari di varie specie, tutti con splendide forme e colori, esposti in un grande banco.

Ultima sezione, quella in cui si può osservare una vetrina con il grafene e un pannello esplicativo che illustra la sua struttura, le sue proprietà e le sue applicazioni.

Il Museo Mineralogico Campano ospita al suo interno due esemplari di grafene autografati da Andre Geim, premio Nobel per la fisica nel 2010 e vincitore del premio scientifico «Capo d’Orlando» nel 2015.

La presenza di questi esemplari rende il museo unico in Europa!

cosa vedere a Vico Equense_grafene

Il "Premio Capo d'Orlando"

Il Premio Capo D’Orlando, è un evento annuale organizzato dal museo assieme al comune di Vico Equense dal 1999.

Si tratta di un prestigioso riconoscimento che viene assegnato ogni anno a uno scienziato di fama internazionale che ha dato un contributo significativo alla ricerca e alla divulgazione scientifica.

Il premio, ideato da Umberto Celentano, direttore del Museo, giunge alla sua 25° edizione.

In oltre vent’anni, il riconoscimento è stato già assegnato ad oltre 16 Premi Nobel, tra cui Paul Jozef Crutzen, James Dewey Watson, John Forbes Nash, Riccardo Giacconi, Harold Walter Kroto e molti altri.

Il premiato visita il museo e tiene una conferenza sui suoi studi e attività al Castello Giusso.

Il Premio Capo D’Orlando è quindi un’occasione unica per entrare in contatto con i protagonisti della scienza contemporanea.

Per il 2023, il Premio vedrà come protagonista lo scienziato Prof. Svante Paabo, Nobel 2022 per la Medicina.

vico Equense_museo mineralogico campano

Il Museo Mineralogico Campano, dunque, è una meta imperdibile per chi ama la natura, la scienza e la cultura.

Vico Equense ti aspetta per farti vivere un’esperienza indimenticabile!